giovedì 16 dicembre 2010

Cuori

Cuori, è di cuori che voglio parlarvi. Non di cervelli, o di piedi; niente dita, pelurie varie, polpacci o fegati. Sporadicamente di muscoli, o sangue, ma soprattutto cuori. Cuori, sparsi nella common room del Backpackers, ognuno al suo posto, ma tanto, si sa, non è un posto definitivamente assegnato. Cuori, come stecchi dello Shangai, catapultati fin quaggiù da chissà quali e quanti posti; cuori appiccicati ai laptop, cuori che si alzano per andare a fumare, cuori intraprendenti, cuori smaniosi, nervosi; cuori in attesa, cuori che non vedono l'ora, o che si godono il relax.
Cuore di Stuart, cuore australiano, cuore forte, che pompa sangue e vigore, che batte come la batteria di Copeland. Cuore di Valentina, cuore grande, pieno, ricolmo, cuore che non si spaventa. Cuore di Sam, ragazza mezzosangue; un po' inglese, un po' sudafricano il suo cuore; cuore talmente lontano dal mio, eppure è qui accanto a me, ne sento quasi il battito.
Cuore di Zoltan, grande come un castello, una grotta che tutti accoglie. Cuore di Dominick, boccheggiante, malato, in fin di vita; cuore circondato dal nastro bianco-rosso, come nei film poliziecschi, "circolare, fatelo respirare"... Cuori, nella fredda Birmingham, riscaldata dal camino, cuore dell'ostello. Cuori che cercano o hanno trovato, cuori non più muscoli, cuori eterei, cuori cangianti e mutevoli, come gli stati d'animo. Cuori freddi, cuori dormienti, cuori oppiacei, cuori rivolti verso mille direzioni.
Cuore di Emma, colorato, cuore materno, cuore che basta a se stesso. Cuore di Ester, eternamente innamorato, giovane, cuore sano. Cuore di Jessica, cuore che spezza altri cuori, cuore impazzito come una palla da squash, che lascia segni sui muri, e per le strade, e per i letti... Cuore di Simon, imperscrutabile, quasi... Cuore di ragazza filippina che mi guarda, mi sorride di un sorriso di cuore. Mille storie milioni di cuori, pensieri verso cuori lontani. Cuori che si aprono e si chiudono, cuori che raccontano la vita. Afflitti, spaesati, fallaci, cuori che si vergognano e cuori dal miracoloso candore; intrappolati o liberi di volare, cuori sotto una bandiera, e cuori che cercano un'identità. Cuori che fanno il loro ingresso spaesati, cuori che comandano sulle menti.
E poi c'è il mio cuore, vilipeso e sopraffatto, ma ancora pieno di cose da dare; cuore che non ha avuto cuore. Cuore che non passa la mano, che cade e si rialza. Cade e si rialza. Cuore, che si vuole rialzare...

1 commento:

  1. cuore che si rialzerà senza zoppicare, sfuggendo miracolosamente all'influenza del contesto...

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