martedì 26 ottobre 2010

Armirn e Harron

Armrin è incredibilmente buono. Incredibilmente perchè pare incredibile che un iraniano sia buono. E' gentile, si fa in quattro per aiutarmi, sembra quasi essere felice di essere amico di un italiano. Gli iraniani...forse sono ancora convinti che Italia è sinonimo di qualcosa di cool. Ma non erano quelli di Ahmadinejad? Armrin è diventato matto di felicità il giorno in cui ho scritto sul mio profilo che lui è il mio novo migliore amico; sembra quasi che abbia telefonato a casa e abbia dato la buona novella.
Harron è incazzoso! Ti si presenta, ti stringe la mano, ti guarda dritto negli occhi, ti ripete il suo nome, chè col cazzo che te lo dimentichi, ed è incazzoso. Cucina (benissimo), prende le padelle, le sbatte, ne fa saltare il contenuto con violenza, ed è incazzoso. Perfino quando fa le battute spiritose, quando ride o sorride, quando armeggia col suo i-phone e ascolta la sua musica è incazzoso. Harron, forse ha tutti i motivi di esserre incazzoso: è Afghano.
Armrin e Harron, mentre il sottoscritto è impegnatissimo a scicquare padelle e a inserire piatti di tutti i formati nella washing machine, parlano tra di loro in persiano. Sento qualcosa di familiare nel loro accento; ho l'impressione che da un momento all'altro possa uscire dalla loro bocca qualcosa di estremamente familiare come "ci iemu a taommina" o un concitato "a cchi spacchiu rici!!!", invece non succede, e raramente penso sia un'occasione mancata, e il più delle volte dico a me stesso che si tratta di una vera e propria fortuna.
Armrin e Harron, poi, quando arriva il momento e devono fare il loro dovere, ciò per cui sono pagati, cioè cucinare, dialogano a distanza e si scambiano informazioni sui piatti che devono preparare; e siccome il ristorante per il quale lavoriamo è italiano, ecco che si cimentano in contorsionismmi lessicali come " piza maragarita", " garbonara com gambereti", o " piza fiorencina". Che poi, che cazzo è sta pizza fiorentina? Io conoscevo la bistecca alla fiorentina, ma la pizza non l'avevo mai sentita... Sarà.
Ma il più delle volte, i due parlano in inglese, e il loro è un accento inconfondibile. Sembra ascoltare due Borat in Birmingham; totale assenza di forme contratte, accento cadenzato, quasi dinoccolato.
Eppure sono grato alla lingua inglese, che, sia chiaro, i due parlano nettamente meglio di me, perchè con un po' di fortuna mi mette nelle condizioni di capire che tutte le idee che hanno tentato di mettermi in testa sui paesi dei due succitati sono preconcette e senza fondamento. Mi fa bene stare qui: comprendo sempre di più l'idea che le persone mangiano esattamente come me, ridono esattamente come me, guardano i culi delle ragazze esattamente come me...col sorriso e la gentilezza di un uomo incredibilemente buono come Armrin l'Iraniano, o con l'incazzatura perenne del piccolo grande uomo Harron, from Afghanistan...

venerdì 22 ottobre 2010

Un mese di Inghilterra

In un mese di inghilterra sono successe le seguenti cose:
ho trovato lavoro
il mio capo è albanese
i cuochi sono tutti africani e asiatici (eppure il ristorante è italiano)
ho cambiato 5 letti
ho comprato una sim inglese
mi sono ammalato una volta
ho guardato il Catania da internet
Simon, il mio amico svedese, continua a guardare tutti di tre quarti
ho perso solo una partita alla PlayStation (per la cronaca ai rigori)
uso regolarmente una bicicletta
ho aperto un conto alla Banca Barclays (quella della Premier League)
ho conosciuto, come ogni volta qui, centinaia di persone
mi sono innamorato almeno tre volte
ho scambiato lo sguardo con poche ragazze inglesi (sono dure, ma ci riuscirò)
ho insaccato una quantità industriale di freddo
ho un codice fiscale inglese, così me la spacchìo un po'
ho comprato un libro sugli Smiths
ho cominciato ad indossare un cappello buffissimo
ho vinto una partita al poker texano
mi sono convinto sempre di più che i ragazzi francesi sono antipatici
mi sarò fatto tre pugnette!!!
e adesso mi faccio un thè... alla prossima