martedì 7 dicembre 2010

Cavalleria Rustica

La lontananza, ma che bella invenzione! Anche se a volte mi prende quella strana malinconia, tipo voler andare a giocare a poker da Christian, o farmi una bella chiaccherata (cioè parla solo lei, e sempre della stessa cosa) con la mia Valeria. Tant'è! Potenza di Skype, a volte ci riesco a rientrare in camera di Chirstian, poi Giusy guarda dentro la webcam e io, con tanto affetto sia chiaro, le mostro il dito medio... Ma credo di potermelo permettere, dopo più di vent'anni. Poi ci sono gli "scambi" di opinione con la succitata Valeria, la quale, però, qualche giorno fa mi ha dato CONTEZZA (a qualcuno non piace che io usi spesso la parola CONTEZZA, quindi in barba a tutte le regole di netichetta la urlo con Sua Maestà il Tasto Maiuscole)di un fatto assai singolare che è capitato nella mia città qualche giorno fa.
Andiamo per gradi. Cito wikipedia, cioè faccio copia-incolla, ma la parola "cito" fa più figo: Il cavalierato è una onorificenza in uso in molti ordinamenti, con la quale si insignisce il destinatario del titolo onorifico di cavaliere. Micacazzi!!!
Onoreficenza, titolo, onorifico, quante belle parole, per non parlare del verbo insignire, che non so neanche dove ha gli accenti, ma mi sembra una gran cosa, a voi non pare? Ebbene, durante una delle mie ultime avventurose conversazioni internaute con la bella Valeria cosa vi vengo a sapere? Che Catania si è autocelebrata, e ha distribuito titoli come lattughe al mercato ortofrutticolo alle 6 del mattino... Finalmente, aggiungo io dalla lontana terra di Albione. Però mi faccio subito una domanda: dove stavano i catanesi?
Ok non scherziamo, oggi voglio essere iperpolemico, e vorrei tanto togliermi questi faraglioni che ho nella scarpa e che mi infastidiscono un pocopochino. Hanno dato il titolo di Cavaliere a Michela G., una donna che non ti saluta quando ti vede. Io immagino che un cavaliere debba tenere un comportamento probo, un'andatura leale, debba emergere in codesta persona il dato inconfutabile della rettitudine. "Buonasera" scandivo perbenino io all'ingresso degli studi radio-televisivi, e il mio saluto si perdeva in un'eco impareggiabile, e poi toco toc toc, rumore di tacchi andanti...
E che dire dell'onoreficenza impartita al nostro Umberto T.? Prono e asservito? Noooo! Pavido e donabbondesco? E perchè mai. Ce le ricordiamo tutti le sue incalzanti domande durante le funamboliche interviste a Issintaco (una volta Catania aveva 'O Sindaco, L'Uomo del Mare, oggi ha Issintaco, con la T); fuoco e fiamme in quelle discussioni senza fine. Pare che Ron Howard, per il suo Frost/Nixon si sia ispirato proprio alle interviste di Umberto T. a Issintaco. E poi, onoreficenza e titolo da appendere al muro anche per Salvo L. R., che tanto ha fatto per la città dell'elefante. Well I wonder to myself: erano tutti d'accordo? L'hanno fatto alla luce del sole in pompa magna o hanno approfittato del buio della sera, quando i lampioni della città non illuminano perchè quella città è ancora in the dark, complice qualche bolletta energetica non pagata? Oppure hanno utilizzato come sfondo la splendida cornice delle macerie di Piazza Europa, con la povera Madonnina che si è salvata dalla colata, sì, ma non è riuscita a sottrarsi alle intemperie del vizio che ha l'uomo di voler sopraffare tutto e tutti? Fuori dal luogo convenuto c'erano i posteggiatori abusivi? Il tanto vituperato Calcio Catania, messo alla berlina sottobanco perchè di dire le cose alla luce del sole non se ne parla neanche, e che rappresenta uno dei pochi miracoli veri a cui ho avuto il piacere di assistere in vita mia (rappresentare in serie A una città da torneo salesiano, con tutto il rispetto per il torneo salesiano), è stato invitato alla "cerimonia"? E poi, ancora, visto che mi è preso lo "sciddico": perchè non dare il nobel per la letteratura a Brigantoni, considerando il fatto che lui sì che ben ci rappresenta financo all'estero? Se questo blog non fosse un blog, ma fosse un giornale vero, si aprirebbe una polemica senza fine, e a me farebbe anche piacere, perchè sarebbe qualcosa di democratico. Ma l'idea muore in partenza come un cucciolo che non potrà essere svezzato. Nessun giornale in città oltre quello che c'è già.
Che tristezza infinita mi fa questa catanietta che fa il verso all'italietta, che ormai ha cessato di essere il luogo cha ha dato i natali a Dante, a Leonardo, a Marconi, e che oggi, io ne sono testimone, è vittima del vitupero proveniente da tutte le parti del mondo. Mi domando cosa penserebbe Gabriello Carnazza, e cosa avrebbero da dire nell'ordine Luigi Capuana, Giovanni Verga, Filippo Eredia, Carmelina Naselli, Mario Rapisardi, Gesualdo Bufalino. Mi domando cosa penserebbe di tutto ciò Vincenzo Bellini, se la cosa lo ispirerebbe in qualche modo per una bella opera drammatica, lui che riposa in pace dalle parti di Parigi.
Così, mentre le urla strazianti di dolore di coloro che non hanno un futuro arrivano fin qui da me che un futuro lo sto cercando altrove, mentre il cielo sopra l'Etna è scuro e pesto, mentre Issintaco si ostina a dire che "le cose stanno migliorando, e non abbiamo bisogno di allarmismi" col suo accento Cambridge, mentre le buche per le strade fagocitano voracemente il cammino incessante dei catanesi verso il nulla, allegoria perfetta del "Buco" economico che renderà la città del Liotro una città fantasma, mentre fare i "precari" diventa quasi una larga aspirazione, mentre la città scivola via inesorabimente a sud del Meditarraneo, un gruppo di buontemponi trova il coraggio di autocelebrarsi mettendo a ferro e fuoco il significato stesso delle parole, e facendolo in barba a tutto ciò che di drammatico sta avvenendo.
La mia Speranza è che finalmente i catanesi si alzino e comincino a capire che riprendersi la città non sarebbe un reato, ma un atto dovuto. Alla prossima.

6 commenti:

  1. Belle parole "riprendersi la città" dette da chi, a quanto leggo, per tutta risposta se n'è andato in UK. C'è chi si autocelebra e chi fa la morale inutile.

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  2. Io non leggo nè autocelebrazione nè stupida morale. Leggo soltanto il dispiacere e la rabbia di chi vorrebbe una Catania diversa, un'Italia diversa, seppur da lontano.
    Ah.... Nel regno unito non ci si va più con l'asino e la caravella, adesso in un paio di ore si va, o si torna...

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  3. Non ho detto "stupida" ma "inutile" e la differenza c'è. Le critiche mosse sono condivisibili, è il riprendiamoci la città che fa sorridere. E' solo l'ennesima dimostrazione che a parlare siamo tutti bravi. Diceva "qualcuno" che ogni tanto bisogna posare la penna e scendere a combattere.That's all.

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  4. Lo stesso "qualcuno" diceva anche di utilizzare il proprio nome quando si dice qualcosa e non nascondersi dietro "Anonimo"!
    Now, that's all folks!

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  5. Davide ti prego, non togliermi quest'ennesimo record: farmi dare del "codardo" da una persona che non si firma...

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