giovedì 6 ottobre 2011

Le Mie Nuove All Star

Ottobre non si perde dentro una nebbia che offusca, Ottobre ti regala un pallido sole che si appoggia comodo sui mattoncini rossi dei muri brummi, e non ti infastidisce; non ti ossessiona. L'aria intanto è frizzante, e talvolta imprechi un po' per non aver messo una felpa, per aver lasciato casa vestito di una t-shirt, sopra il giubbotto che poi, se c'è caldo, leghi in vita. Ti conoscono così. Ottobre è più di Settembre. È come se l'intera umanità sia ringiovanita; il nano del giardino guarda in giù e sembra che stia protestando, chè in mezzo alle foglie cadute non ci vuole proprio stare. Ottobre è uno schiaffo benevolo che ti sveglia dall'intorpidimento, dalla stasi. Io di stasi qui, da queste parti, non ne ho proprio conosciuta, ma mi piace pensare che la catarsi ottobrina arrivi anche per me. Un viaggio in macchina, quel giallo lì, esattamente quello che si forma in questo mese; e poi flauti, cioccolate calde per gradire, un piatto di pasta al tonno. I jean's blu notte, un mobile comprato chissà dove che devi ancora montare. Ottobre perenne, mentre i pesci dell'acquario boccheggiano, mentre all'Adame and Eve stanno facendo un soundcheck, mentre scarti il tuo telefonino nuovo, e ti chiedi il perchè di tutta quella carta. I cuscini stanno al loro posto, e in qualunque modo li sistemi sembra sempre che a fare il lavoro sia stato un artista degno. Ottobre è il vento nei capelli di lei, un barattolo di cioccolatini che quando lo apri fa spap! Una giacca su una maglietta, la potenza devastante della chitarra di John Frusciante, un'aspirina, una ciambella col buco, e anche una senza. In questo mese i soffitti spioventi sotto i quali fai l'amore sembrano più spioventi, e il colore del legno della finestra che dà sul tetto si sposa felice con il piumone bianco, mentre fuori il tubo di scappamento della BMW non pare debba farti tanto male. Ottobre è un bambino sorridente che non disturba l'incedere dei genitori che fanno shopping, è una buona maestra che deve ancora conoscere gli alunni, e allora è gentile con tutti, nessuno escluso. È una partita di rugby, un elastico sul quale una ragazza ha lasciato qualche capello, Ottobre è qualche capello castano. Uva bianca sulla tavola piena di briciole, le mie nuove All Star Converse da ragazzo fiero. Respiri ardito, noncurante della costola rotta, un'altra volta, come un altro Ottobre. Il pezzo di Mogway sembra quasi scemare lentamente, ma poi riparte, ad Ottobre, col camino ancora spento, con le ragazze avvolte in coperte calde ma coi piedi scalzi; col rosso del pacchetto di Marlboro, con la giubba Adidas, con le colline che anche se non ci sono le puoi facilmente immaginare. Ottobre Brummo, si svilisce martire divenendo anticamera del freddo che verrà. Ma ce l'ha la sua personalità, ce li ha i suoi crismi e le sue caratteristiche. Dentro il pensiero di matite colorate pastello, dentro l'immagine di libri che profumano di nuovo, dentro i sapori della pioggia insistente che però non macchia. In Ottobre sembra sempre domenica, sembra sempre una di quelle domeniche in cui papà fa dei lavori in giardino, in cui mamma prepara quei cazzo di cannelloni buonissimi, in cui il tubo per innaffiare il giardino è più verde del solito; una di quelle domeniche in cui non vuoi fare la versione di latino, in cui non vuoi pensare a cosa dovrai fare domani, sporco lunedi. Una di quelle domeniche in cui c'è profumo di nonna, di nonna profumata di festa. È dolce di zucchero Ottobre, che ha il potere immenso di ingiallire le foto, ma di farlo in modo artistico. È una caffetteria, Ottobre, è un romanzo avvincente, una margherita a fare da segnalibro, una nuova serie tv da spolpare, una partita a biliardo col tuo migliore amico. Ottobre, “attacco la Cina dal Medioriente”, spedisco una lettera anche se non si fa più, osservo le mie nuove All Star Converse dal mio nuovo punto di osservazione, una dritta, l'altra coricata perchè lasciata lì con noncuranza; osservo il soffitto spiovente, il braccio destro sotto di lei, la testa di lei sul mio petto. Poco importa se ho una costola rotta, passerà, per fortuna. Come Ottobre il Magnifico; già, anche lui passerà, che disdetta...

2 commenti:

  1. Come posso non mettere "eccezionale" al post che inneggia il mese in cui sono nato?
    In più, è riuscito a regalarmi ancora un po' di aria brumma, di cui purtroppo (o per fortuna) ho molto bisogno.
    Grazie Fabio!!

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  2. Come al solito post eccezionale, con molti tratti che descrivono quell'Ottobre che vedo esattamente allo stesso modo.

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