venerdì 2 dicembre 2011

Lurida Bastarda Poesia

Disgusti espressi da donne insignificanti, “rubbish” buttato lì come se dentro ci fossero sacchetti pieni di leccornie, l'ennesima figa pronta a parlarmi ad un palmo; e poi fare figure da stupidi mentre dentro tutto procede con la meraviglia solita, solita intesa come aggettivo qualificativo. Il sole pallido delle tarde mattinate inglesi accompagna l'incedere verso il prossimo Christmas, il secondo della serie, senza la PlayStation, chè Zoltan se l'è portata a casa e ci gioca a Call Of Duty. Vivo le provvisorietà altrui facendole mie, solo per un attimo. Poi casa mia continua a spostarsi con me, tra le righe di questo romanzo ambulante, tra le note di un pezzo dei Pedro the Lion, mentre osservo il mio giubbotto appeso vicino al radiator che proverà ad asciugarlo, inzuppato com'è, il giubbotto, per colpa dell'ultima pioggia assassina. Assassina come me. Keep Calm and Carry On, recita il poster che ho comprato e che ancora non mi sono deciso ad appendere alla parete della stanza mia e di Frank; forse sto aspettando che lo faccia Frank. Come al solito. Ma non mi serve alcun monito, io gli strumenti per non dar peso alle superflue cose ce li ho già. Chè la matita temperata a dovere mi mette una pace che non ha nemici. Neanche quando i miei suggerimenti si rivelano azzeccati e nessuno me ne dà atto; neanche quando faccio un canestro da tre punti, o quando la mia schiena mi chiede pietà, mi chiede di non sforzarla con questo impeto. Tanto poi la chitarra riprende ad arpeggiare delle note che impalmano tutto ciò che c'è dentro, e tutto quello che c'è intorno. “E se vuoi goderne, amica mia, gambe in spalla e olio di gomito”- nessuno ha mai detto che si tratti di una cosa facile. Cri mi ispira poesie insensate, e mentre parlo con lei, che cazzo di cosa strana, mi ritrovo sulla litoranea di marzo, con i mandorli in fiore. Sciarpe, datemi delle sciarpe che proteggano il mio collo. Sta nascendo, cari miei, sta nascendo la Mia Storia, e a leggerla saremo in pochi. Me la tengo volentieri, per il momento, la mia Lurida Bastarda Natura; me la tengo così com'è, con i miei berretti da fighetto fintamente trasandato, con i jean's chiari sulle tre strisce delle scarpe; con le mie metafore grammaticali, con i miei temi ricorrenti; e ancora con il proponimento di andare allo stadio con Ester, o ad un concerto con la biondina francese. L'avvocato lascialo a casa, qui ci siamo solo io e la notte, e un paio di collant quasi sconosciuti. Ma la voglia di spartire tutto ciò è come fosse prigioniera, ma non è paura, sto solo prendendo tempo...la mia Lurida Bastarda Natura. Ho bisogno di un tagliaunghie, di espellere il superfluo, di estromettere, di catapultare via, di allontanare le incongruenze. È inutile per alcuni fare finta di niente armeggiando con le palline dell'albero di natale; è totalmente insensato cercare di darsi un tono, quella sensibilità la smaschera facilmente un bambino di sei anni. Io almeno, dalla mia, c'ho quella sincerità che mi fa forte agli occhi degli altri, e anche ai miei...ogni tanto. Un altro episodio, thanks a lot amico mio. Con la speranza che non si giri a vuoto, perchè ne abbiamo di cose da fare, ne abbiamo di storie da raccontare, ne abbiamo di canzoni da cantare; abbiamo tante canzoni da ascoltare ancora. E così ho passato un'altra notte fuori, e un'altra verrà di seguito, tratteggiando con stile; un'occhiata al profilo facebook, una telefonata con Andrea, due risate intelligenti. Tanto poi Gennaio arriva, e siamo ancora qua. Intanto, “rubbish”, per dirla all'inglese, e ancora occhi da incrociare, state sicuri che lo so che arriverà la Vera Pasqua anche per me, o solo per me. L'unica cosa che vale la pena di attendere, per il momento, tra le strade di “quasi Natale”, tra i disgusti espressi da insignificanti donne, tra posters da attaccare alle pareti in mezzo alla spazzatura piena di leccornie, è il ritorno della PlayStation; se Zoltan avrà la compiacenza di riportarla. Chè a Call of Duty può giocarci tranquillamente anche qui.

1 commento:

  1. Ogni volta che leggo un tuo post, è come se tornassi per un attimo lì con te, Andrea e tutte le splendide persone che ho incontrato, a preparare caffè e pasta alla carbonara, a stupirmi di ogni cosa...
    Keep on writing! Because I'll keep on reading.

    RispondiElimina