martedì 11 settembre 2012

Scusate il Ritardo

Il numero 38 si sperde e si disperde. Nel freddo che comincia a farsi sentire, lentamente ed inesorabilmente, tra gli spifferi che si insinuano maligni e vividi nelle fessure lasciate impunemente da frequentatrici di corsi sconosciuti. C'è qualcosa di miracoloso in questa ciclicità che avanza e non lascia tracce, non lascia strascichi. Un'altra partita di calcio, un altro sguardo alle notizie dall'Italia, alla amene realtà che mi sfiorano e mi fanno solo sorridere. Sto crescendo. Finalmente, direbbe qualcuno. Intanto mi accorgo che mi manca riservare un po' di quel sano astio dalle parti delle falde del vulcano attivo; e come se non bastasse, cioè come se non bastasse la presa di coscienza che c'è tanto bisogno di questa stolta benzina, moltiplico le mie forze per passare al setaccio le ordinarie incongruenze. Non ci avete capito nulla, vero? Ricominciamo daccapo. Il numero 38 si perde e si disperde, non ho ancora capito se sono libero da stereotipi, oppure sono prigioniero di questa calzamaglia verde. Tant'è! Mi sto gustando questa riffa quotidiana, oppure sto facendo rifornimento, mentre quando va via... Bene, un libro da rileggere, un posto nuovo da scoprire, da prenderci un caffè dentro, un canale da passeggiarci accanto, una partita di calcio da giocare, uno sguardo da incrociare, l'ennesimo, non l'ultimo. Ma il freddo comincia a farsi sentire, e con lui la voglia di settle down, la voglia di spartire queste sacre fluttuazioni, i vantaggi della convivenza, il numero 38 che con fatica ritrova la sua identità. Lingue sconosciute, dardi lanciati da lontanissimo, pietre scagliate da vicino, una tazza da lavare, una boccetta di profumo. Non credo che così vada meglio, ma ci avete fatto il callo. Il numero 38 è una piacevole presenza, mi guardo allo specchio, oppure vado per strade, ad incontrare gente, ad osservare il nuovo negozietto a Digbeth, a by-passare il vecchio indiano alla cassa, dritto verso la cash point. Lavoro di pollice, metto fieno in cascina, adesso diventa troppo, poi come si fa a gestire tutto? Tutto è sotto controllo, almeno così sembra. Goodbye Fabio, I'll Miss You, Ti Amo. Come fa il numero 38 ad essere ben visibile? La calzamaglia mi sta a pennello, la bottiglietta d'acqua mi guarda, push up, esercizi per le gambe, addominali. Una inconsueta quantità di Giulia, un'altra doccia tenendo il boccaglio con la mano destra. Sono pensieri solo miei, li metto qui su questo blog, in attesa di tempi peggiori; scusatemi se poco importa il fatto che non ci avete capito molto.

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