giovedì 5 maggio 2011

Nightswimming

Dovremmo ascoltare Nightswimming di R.E.M. per capire bene tutto ciò. Ma io so che tu capisci, o capiresti, se solo leggessi ogni tanto il mio blog. Ascoltare Nightswimming, che dura poco più di quattro minuti, un nulla del nulla rispetto all'eternità della nostra amicizia. C'è un pianoforte che ci indirizza, traccia la strada dei ricordi. C'eravamo. Ed eravamo tanti, alla fine eravamo messi bene. C'eravamo noi, allettati dai nostri quindici anni, la tua moto, le mie scarpe Adidas, il mio ciuffo; e c'erano le foglie verdi, l'autunno soleggiato della Sicilia Orientale. “Questa va ballata”- un giubbotto bianco rubato in una discoteca. C'eravamo con i nostri vent'anni, quelli più piccoli di noi cominciavano a fare esperienze che noi rifuggivamo, perchè tanto a noi bastava quello che avevamo; i nostri dolori, il tuo più grande del mio. Nightswimming, come quella notte coi go-cart, e poi, Nightswimming, R.E.M., eravamo in cinque. Tu, io, Coppolone, Giovanni che portava la macchina e Alessio, che era il più giovane e il più stronzo. Un bagno di mezzanotte, inconsapevoli che i nostri futuri si sarebbero aperti a ventaglio, e ci avrebbero disuniti, neanche tanto poi. Quando mi capita qualcosa qui, in questa città rock che a te piacerebbe tanto, che ti metterebbe quel pizzico di entusiasmo che sappiamo scorgere solo noi che ti conosciamo come si deve, penso subito al modo in cui raccontartelo. C'eravamo, Christian, in quei lunghi pomeriggi nella tua stanza, a mangiare biscotti fatti in casa, a sorseggiare succhi di frutta, a fumare un intero pacchetto da dieci di Marlboro, a imparare che al tg4 Fede cominciava già allora a sparare cazzate. C'eravamo, quando vincevamo a mani basse i tornei di calcetto, troppo forti. C'eravamo tutti, tu, io, Giovanni, e gli altri. E anche Sergio, che poi se n' andato, perchè la Leucemia è stata chirurgica, e ha consegnato ai nostri ricordi l'unico di noi che quando si alzava dal letto al mattino era felice di vivere...parole tue. C'ero, sempre, davanti alla tua libreria, nel mio rito liturgico di periziare tutti i libri ogni volta che entravo; di tanto in tanto, prendevo Conversazione in Sicilia di Vittorini e leggevo la prima pagina: “io ero in quel tempo in preda ad astratti furori...”. Già, Chiorochiò, i nostri astratti furori; che però se la davano a gambe ogni volta che ci mettevamo davanti al panorama del balcone della stanza di Giusi, in silenzio, per ore, ascoltando Nightswimming, magari. Il bagno di mezzanotte, quello fatto in piscina, quando era semplice farlo. “Ti do io un costume, se non ce l'hai”, un tuffo, una sigaretta, il tentativo di scavare dentro l'infinito di quel momento unico, chè non mancava niente, cazzo! C'eravamo, ed eravamo stupendi, coi nostri tornei di Risiko, ci chiamavamo “Cesso” per nottate intere. Tiralosi si incorvava sempre, allegorico... C'eravamo tutti, con i nostri vent'anni perenni, con Ugo imbattibile alla Play, con i Mondiali di Calcio: quando Baggio fece goal alla Nigeria tu guardasti me in faccia, e io vidi un ragazzo pronto a buttare via tanto di quel rancore approfittando del pareggio del Divin Codino. C'eravamo, Amico Mio, durante quel clamoroso viaggio in Cecoslovacchia, quando rimanemmo soli e ci prendemmo a pallonate nel campetto della scuola. Quando non volemmo entrare in quella chiesa per quel funerale c'eravamo, e forse in quel momento diventammo fratelli. E la mia mamma lo capì, che non passava volta in cui venivi senza che lei ti preparasse quei cazzo di crostini di pane di cui sei sempre stato ghiotto. C'eravamo, mentre un esercito di persone, le più disparate, è entrato ed uscito da quella casa che ci ha accolti come un marsupio di canguro. Io, ad aprire a piacimento il frigo, tu, seduto in poltrona a guardare la Coppa Davis, ad incazzarti ogni volta che Nargiso faceva doppio fallo. È come un bagno di mezzanotte la nostra amicizia unica, unica come tutto ciò che mi è sempre accaduto nella vita; e a volte mi chiedo se tutto ciò non sia stato solo merito tuo. Se oggi sono questo, e credimi mi piaccio nonostante tutto, so che lo devo a tutto ciò che siamo, che siamo stati. Perchè c'eravamo, in quel Nightswimming senza fine che è la nostra amicizia. Buon proseguimento....

1 commento:

  1. tramite il gruppo italiani a birmingham sono passato per questo blog. Mi piace per come trasmette ogni attimo di vita. se ti va passa per il mio blog.

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