domenica 17 novembre 2013

Ricominciamo

Ma sí, non puó che essere momentaneo.
Dopo aver partorito, dopo aver grattato e vinto, dopo aver ritratto le ali, e anche dopo essermi accorto che non mi dispiace per niente la mia inclinazione alle ripetizioni, ecco che... Dopo una lunga rincorsa, dopo aver scoperto che le cose sono facili da fare, anche quelle difficili. Dopo aver ascoltato una ragazza siciliana cantare, dopo le scelte, dopo le scelte non fatte, dopo tutto quell'odio, dopo tutto. Dopo mille miglia, dopo l'Etiopia, il mandarino, la salsa concentrata, centinaia di granite, una maglia con su scritto il mio nome, le voglie assopite, le sigarette economiche; dopo te e dopo Te. Dopo aver appreso la consepovolezza, semmai ce ne fosse bisogno, che senza questo aritmico ticchettio non è possibile fare sul serio. Dopo gli abbracci gratuiti, dopo l'ennesima nottata tabacco in casa dell'infelice, dopo aver visto il mio mondo da un'angolazione lontana. E ancora dopo i palazzi nuovi, dopo i cori allo stadio, dopo il caldo insulto privo di verità; dopo l'ultimo punto e virgola. Dopo aver appreso che io avrei fatto una brutta fine, dopo aver contemplato la brutta fine altrui, dopo aver cercato come un ossesso l'ultimo brano, dopo aver conquistato l'ultima preda. Dopo tutto, ecco che... Dopo aver sofferto di invidia, e dopo averci riso su, dopo essere tornato per un attimo lì, dalle parti del dolore che ti blocca. Dopo aver scoperto che la soluzione è qui, ce l'ha messa il fato, dopo aver strappato una promessa, dopo aver deciso di raggiungere il Sole, dopo aver deciso di scrivere questo post come fosse una session. Dopo aver percorso indenne “le strade di lei”, dopo aver fotografato l'ennesimo riflesso di luce accesa tra le calme onde in mezzo alla mitologia greca. Dopo aver scoperto che quelle erano parentesi di zucchero, dopo aver deciso che non prenderò alcuna decisione, dopo tutto...

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